Compravendite e Affitti a Lanzarote

Compravendite e Affitti a Lanzarote

“Benvenuti a casa mia. Entrate e lasciate un po’ della felicità che recate!”

Ebbene sì, qui affronteremo il delicato, ma fondamentale, argomento case, per chiunque abbia intenzione di trascorrere un periodo lungo o trasferirsi a Lanzarote

Tutti noi conosciamo molto bene l’argomento, avendo acquistato o cambiato case in affitto anche frequentemente!

Infatti, cari amici, senza voler spaventare nessuno, bisogna dire che non possiamo assolutamente negare l’evidenza, cioè che affittare una casa a Lanzarote risulta ogni giorno più difficile per differenti motivazioni.

Bisogna quindi armarsi di pazienza e restare sempre aggiornati e attenti agli annunci che quotidianamente vengono pubblicati sui portali on line più utilizzati sull’isola e girare parecchio per le numerose agenzie immobiliari di Lanzarote.

Di certo la domanda è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi tempi, le case scarseggiano e di conseguenza i prezzi salgono alle stelle, in particolar modo nelle zone ad alta densità turistica e nelle vicinanze del mare, ovviamente.

Alcune zone notoriamente più care lo sono diventate maggiormente, sia perché i trasferimenti sull’isola sono aumentati negli ultimi anni che per il flusso turistico, che è incrementato notevolmente anche da quando altre destinazioni che un tempo erano in voga oggi, purtroppo, risultano pericolose.

Detto ciò, per chi volesse affittare a lungo termine (“larga temporada”) un consiglio su tutti: se possibile spostare la ricerca anche in zone più decentrate, non propriamente turistiche dove, è vero che ci sono meno case, ma i prezzi risultano più ragionevoli e si possono trovare appartamenti di dimensioni “normali”, soprattutto rispetto agli standard degli appartamentini uso vacanze formati da una camera e un bagno.

Tenete sempre in conto che vi chiederanno una o due mensilità come garanzia e che a volte per assicurarsi il contratto potrebbe esservi richiesto di pagare 3, 6 od anche 12 mesi d’affitto anticipati, soprattutto se non avete ancora garanzie lavorative, quella che qui è chiamata “nomina”. Qualora diate 6 o 12 mensilità in anticipo, fate specificare nel contratto che se rescinderete lo stesso prima del suo termine (qui i contratti d’affitto dopo il primo rinnovo, si rinnovano automaticamente per altri 3 anni), dando regolare disdetta 30 giorni prima, verrete immediatamente risarciti delle vostre mensilità rimanenti e che eventuali danni o presunti tali, verranno detratti dalla caparra.

C’è un altro fattore da considerare, quello dei nostri amici a quattro zampe. Infatti con le nostre “mascotas”, è molto più complicato trovare, direi quasi impossibile, in quanto nei complessi con piscina ci sono sempre restrizioni più rigide e le case con giardino non sono numerose e a buon mercato. Dunque anche qui, nella maggior parte dei casi, la soluzione può essere prendere in considerazione di affittare una casa grande, una “casa de campo”o “terrera”, un po’ più isolata, ma dove i nostri cuccioli possono avere spazi più ampi e per noi i prezzi risultare essere meno impegnativi.

Ovviamente nel caso in cui acquistiate un appartamento, molte di queste problematiche non si porranno, anche se l’acquisto non è esente da difficoltà. Rivolgetevi sempre e comunque a professionisti fidati affinché vengano effettuate tutte le verifiche opportune (in Spagna quando acquistate un immobile, nel caso vi siano pendenze di tasse, fatture di utenze, spese condominiali, ecc. vi ritroverete, in qualità di nuovi proprietari, a doverle onorare). Bisogna stare inoltre molto attenti che le case siano fornite di contatori di acqua e luce, in caso contrario vi verrà richiesta la “cedula de habitabilidad” (permesso di abitabilità della casa) o una “declaracion responsabile” (dichiarazione autocertificata), che implica la certificazione di “final de obras” (fine lavori), il tutto poi deve essere certificato da un architetto, nel caso del “final de obras” bisognerebbe farselo fare dallo stesso architetto che ha progettato il complesso o la casa, che nel frattempo può essere diventato irreperibile. Dunque quest’ultima strada è praticamente impercorribile. Restano solo due vie: pagare un architetto che si occupi di farci ottenere la Cedula de Habitabilidad Anexo II (così si chiama la carta che sostituisce la vecchia cedula) allegando i seguenti documenti:

  • – Instancia de solicitud de la licenzia;
  • – Fotocopia del DNI/CIF; Fotocopia del “Documento Acreditativo de la Representación”; Fotocopia della “Escritura de Constitución de la Sociedad”; Fotocopia della “Tarjeta de Extranjero”; Fotocopia del “Permiso de Trabajo” o “Tarjeta Residente Comunitario”;
  • – Justificante del “Ingreso de la Liquidación Provisional de Tasas”;
  • – Documento acreditativo de la propiedad, de la edificación o de la titularidad de un derecho real sobre la mima;
  • – Fotocopia del impreso 902, una vez presentado al Registro General del Ayuntamiento, o copia de el ultimo recibo de IBI;;
  • – Certificación de arquitecto, debidamente visada, acreditativa de la adecuada seguridad estructural de la edificación;
  • – Memoria justificativa del cumplimiento de las determinaciones del Anexo II del Decreto 117/2006, acompañada de los planos, acotados y a escala en el que se indique la superficie y los usos de cada pieza, debidamente visado por el Colegio Oficial correspondiente;
  • – Pruebas documentales sobre el uso residencial de la edificación y el tiempo destinado a ese uso: recibo de IBI, recibo de compañías suministradoras de agua, luz, teléfono, etc. Probando que la vivienda existe como tal con anterioridad a 18 de agosto de 2006.

Oppure richiedere la “cedula de habitabilidad” a Las Palmas, tramite l’Instituto Canario de la Vivienda, sito in Arrecife, mettersi l’animo in pace e aspettare almeno 3 o 4 mesi, tempo necessario ed estimativo per  ricevere la tanto attesa “cedula de habitabilidad” o il certificato sostitutivo di quest’ultima. Tutto questo vale per le case edificate prima del 2006, per quelle posteriori al 2006 la cedula potrà essere richiesta presso il comune di appartenenza dell’immobile. Esiste tuttavia un’altra strada, sconosciuta ai più, cioè quella di rivolgersi alla piccola compagnia elettrica Iberdrola. Infatti Endesa, chiede la cedula, mentre Iberdrola no, almeno per il momento. Tutta questa trafila è davvero complicata, anche per chi parla perfettamente la lingua, dunque, nel caso in cui ci interessasse una casa che non ha contatori (cosa molto frequente sull’isola, specie con le case delle banche), consigliamo tre strade: desistere dall’acquisto, obbligare il venditore, specificandolo per iscritto nella scrittura di vendita, a risolvere lui stesso la problematica, oppure rivolgersi ad un’agenzia che sia specializzata in queste questioni. Non, e sottolineo non, fidatevi degli agenti immobiliari che a volte tendono a minimizzare il problema, facendovi credere che qui è tutto facile e che anche questa problematica si risolve in un batter d’occhio, perché non è così.

Il mercato della compravendita immobiliare offre di tutto un po’, non comprate a scatola chiusa né senza prima aver valutato con attenzione i pro e contro non solo della casa ma anche della zona in cui è ubicata.

Alcune banche offrono a volte buone opportunità d’acquisto di immobili, “pisos embargados”, a prezzi molto competitivi rispetto agli standard attuali, ma anche qui bisogna valutare molto bene il tipo d’acquisto, perché spesso queste case necessitano lavori di ristrutturazione importanti. Restano comunque ancora occasioni interessanti, soprattutto con le banche. Nella capitale c’è un’ampia offerta di case di questo tipo, a prezzi davvero interessanti, nelle zone turistiche sempre meno e ovviamente con prezzi meno vantaggiosi, ma pur sempre concorrenziali.

Anche qui bisogna valutare molto bene perché con questo tipo di immobile, sul quale si può ottenere un mutuo anche di oltre il 100% ( fino a poco tempo fa il Banco Popular dava anche il 112%) ovviamente a seconda delle banche, ci sono tempi lunghi di consegna e possono nascondere delle insidie per gli allacci idrici ed elettrici, quelli di cui parlavamo prima. Altra insidia di cui in molti non sono a conoscenza: come in Italia, Hacienda (l’Agenzia delle Entrate) valuta il valore della casa che andate a comprare. Se comprate una casa che per Hacienda (non per il Registro, ma per Hacienda) vale 200.000 euro e la scritturate per 170.000, poi un domani Hacienda potrà multarvi e farvi pagare la differenza, cioè il 6.5 % sopra i 30.000 restanti. Voi già al momento dell’acquisto avrete pagato il vostro 6.5% sul valore che avete dichiarato, cioè 170.000 euro. Ora Hacienda vi reclama la differenza e vi multa. Conviene quindi richiedere, anticipatamente, il valore dell’immobile che si vuole comprare (in una settimana rispondono alla domanda scritta) e al momento del pagamento delle tasse, si paga il 6.5% sul prezzo da loro indicato, anche se discosta da quello che abbiamo messo nella scrittura. Così si evitano possibili multe e si è più tranquilli.

Cari amici diciamocelo, comprare una casa non è come fare shopping, per cui un consiglio su tutti sempre… occhi ben aperti e fatevi affiancare nel disbrigo delle pratiche da professionisti seri ed affidabili e non dimenticatevi di scegliere anche con il cuore, perché la nostra casa parla di noi!

Suerte!