A.I.R.E a Lanzarote

Anagrafe Italiani Residenti all’ Estero

A.I.R.E a Lanzarote

In questa pagina troverete tutte le informazioni utili per lo svolgimento delle pratiche, ma, nel caso voleste essere assistiti passo passo dai professionisti dell’agenzia di servizi di Lanzaroteando.com non esitare a richiedere un preventivo gratuito, assolutamente senza impegno, compilando il form in fondo alla pagina.


INFORMAZIONI GENERALI

Istituita nel 1990 a seguito della Legge 470 del 27 ottobre 1988 e del regolamento d’esecuzione D.P.R. 323/1989, L’A.I.R.E. è l’anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero per un periodo superiore ai 12 mesi e ne regola ed organizza i dati.

E’ un dovere-diritto del cittadino che trasferisce la propria residenza iscriversi all’anagrafe degli italiani residenti all’estero, pena la perdita della cittadinanza italiana.

REQUISITI

I cittadini italiani che trasferiscono la propria residenza all’estero per un periodo superiore a 12 mesi DEVONO iscriversi all’AIRE entro 90 giorni dal proprio trasferimento, presentando la richiesta all’Ambasciata Italiana di competenza, che per Lanzarote è il Consolato dell’Ambasciata d’Italia a Madrid (sito internet).

Sul sito dell’Ambasciata è disponibile il modulo, unitamente all’elenco dei documenti richiesti, che si dovranno allegare alla domanda.

COMMENTI

L’iscrizione all’AIRE è completamente gratuita e può essere effettuata anche via posta elettronica. Nel caso abbiate bisogno di informazioni sconsigliamo di chiamare il numero fornito dall’Ambasciata poiché è a pagamento, piuttosto mandate un’e-mail alla quale normalmente rispondono nel giro di 2-3 giorni.

Con l’iscrizione all’AIRE il consolato si farà carico del rinnovo e del rilascio di passaporto e carta d’identità (che in caso contrario dovranno essere fatti in Italia, nella città di residenza, con tutte le problematiche ed i costi connessi) nonché per il rilascio dei certificati di residenza ed anagrafici.

Il cittadino iscritto all’AIRE ha inoltre diritto al voto per corrispondenza o alle agevolazioni di viaggio per le elezioni che lo prevedano.

E’ importante sapere che se si hanno figli e siete separati, il rinnovo dei documenti tramite AIRE sarà molto complicato. Anche solo per rinnovare la propria carta d’identità (e non quella del figlio), è richiesta la firma dell’altro genitore, cosa che può sembrare inconcepibile. Se si è impossibilitati a contattare l’altro genitore bisognerà rivolgersi o al Giudice tutelare (il Console dell’Ambasciata italiana riveste normalmente le veci di Giudice tutelare ma non in questo particolare caso) oppure rientrare in Italia dove tutto questo non è richiesto.

Perché dovrei iscrivermi all’Aire? Quali sono i diritti e i doveri che questa iscrizione comporta? Come posso iscrivermi?

Queste sono le domande che spessissimo ci sentiamo fare dagli amici italiani che si trasferiscono a Lanzarote. Anzitutto specifichiamo subito che tutti gli italiani che vivono all’estero per meno di un anno non sono obbligati ad iscriversi all’A.I.R.E.  Secondo la legge 470 del 27 ottobre 1988 sono obbligati ad iscriverti all’A.I.R.E tutti coloro i quali si trasferiscono all’estero per più di 12 mesi o  che già ci vivono da più di un anno. Una volta che ci si è iscritti. Si viene cancellati dall’anagrafe del Comune italiano in cui si aveva la residenza (APR) ed iscritti all’anagrafe degli italiani residenti all’estero (l’A.I.R.E. appunto). E se non ci si iscrive? Anzitutto è bene sapere che l’iscrizione all’A.I.R.E può anche avvenire d’ufficio. Quando viene accertato che la persona in questione risiede e lavora all’estero, può succedere che un giorno le venga notificato un atto amministrativo che il suo vecchio Comune di residenza italiano invia al suo indirizzo estero tramite il Consolato. Questo però non è un bene, perché il rischio che si corre è serio: si rischia di essere cancellati dall’anagrafe del vecchio Comune di residenza italiano per irreperibilità! Questa cosa avviene raramente, ma io non vorrei essere la mosca bianca della situazione. Ci sono anche dei vantaggi se ci si iscrive. I due vantaggi principali sono questi: se si è iscritti non si paga l’IVA sui prodotti acquistati in Italia e che si vogliono portare all’estero. Bisogna assolutamente ricordarsi di farsi dare la dichiarazione di esenzione Iva dal commerciante.  E poi si ha anche diritto all’esenzione doganale nel momento in cui si rientra definitivamente in Italia, dopo aver risieduto all’estero per almeno un anno.

Di seguito riportiamo gli altri vantaggi:

  • Rilascio o il rinnovo del passaporto.
  • Ricezione e richiesta di trascrizione degli atti di nascita, di matrimonio, di morte.
  • Possibilità di voto per elezioni politiche e referendum per corrispondenza nel Paese di residenza, e per l’elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento Europeo nei seggi istituiti dalla rete diplomatico-consolare nei Paesi appartenenti all’UE.
  • Rinnovo della patente di guida(solo in Paesi extra UE).
  • Rilascio del nulla osta per la celebrazione del matrimonio presso le competenti autorità locali.
  • Richiesta presso i Comuni italiani e affissione presso l’Albo consolare delle pubblicazioni di matrimonio.
  • Ricevimento e successiva trasmissione ai Comuni italiani del riconoscimento di figli naturali.
  • Iscrizione delle nascite e dei decessi nei registri dello stato civile.
  • Ricevimento e trasmissione ai Comuni italiani delle sentenze straniere.
  • Arruolamento degli iscritti di leva che intendono rimpatriare per prestare il servizio militaree, in genere, ogni altra operazione riguardante la leva militare.
  • Ricevimento di atti pubblici(procure, testamenti) e di atti notarili.
  • Autenticazione di sottoscrizioni apposte a scritture private e, in genere,svolgimento di tutte le altre funzioni notarili nei casi in cui gli atti sono destinati a valere in Italia.
  • Acquisto della cittadinanza italiana(es. da parte di coloro che, nati in Italia, hanno perso la cittadinanza e intendono riacquistarla); i discendenti di cittadini italiani che chiedono il riconoscimento dell’eventuale possesso della cittadinanza.

A questo punto possiamo dire che l’iscrizione all’A.I.R.E attesta la residenza all’estero che non sempre corrisponde però alla residenza fiscale all’estero. In questo caso bisognerà comunque pagare le tasse in Italia.

Qui di seguito riportiamo i casi in cui non bisogna iscriversi all’AIRE:

  • Se si vive all’estero per un periodo inferiore ai 12 mesi.
  • Se ci si reca all’estero per un lavoro stagionale.
  • Se si è dipendenti statali in servizio all’estero.
  • Se si è militari in servizio presso gli uffici e le strutture della NATO all’estero.

Si viene invece cancellati dall’AIRE in questi casi:

  • Se si riacquista la residenza in un Comune italiano.
  • In caso di morte.
  • In caso di irreperibilità (quando sono trascorsi cento anni dalla tua nascita, dopo due censimenti consecutivi conclusi con esito negativo, quando risulta inesistente il tuo indirizzo all’estero, quando, per due elezioni di seguito, è tornata indietro la cartolina elettorale)
  • In caso di perdita della cittadinanza italiana.

In conclusione possiamo dire che i vantaggi, nonché la legge che lo pone come un dovere, sono nettamente a favore degli svantaggi, praticamente inesistenti. Ad avvalorare la nostra tesi è fondamentale che gli amici pensionati che si trasferiscono all’estero e nello specifico a Lanzarote, per poter avviare le pratiche di defiscalizzazione della pensione (chi può farlo), come primo passo devono iscriversi all’A.I.R.E. Altra cosa importantissima: qualora si smarriscano i documenti se si è iscritti la procedura è molto più snella e veloce. Di seguito riportiamo la testimonianza di una ragazza che perse i documenti in Francia:

“Adesso vi dico, col senno di poi, a cosa serve essere iscritti all’AIRE. Mi scuso in anticipo per la lunghezza del commento, ma è il racconto di una storia, che vede la sottoscritta come protagonista.
Vivo a Parigi da un anno e mezzo, lavoro regolarmente, non ho intenzione di rientrare in Italia. Non mi sono mai iscritta all’AIRE perché uff, ma che rottura riempire il modulo, fare fotocopie, mandare i documenti, e poi che m’importa, a che serve? Pigrizia, quindi, a cui aggiungiamo che in un anno e mezzo ho cambiato tre appartamenti e non volevo farlo finché non mi ero veramente stabilita da qualche parte.
Poi una sera mi accorgo di non avere più il portafogli in borsa. Non so se l’ho perso o se me l’abbiano rubato, ma insomma oltre a soldi (pochi), carta di credito (subito bloccata), tessere fedeltà dei supermercati e carte vitale (il tesserino sanitario, rifatto velocemente), dentro c’era ovviamente la mia carta d’identità italiana.
Cosa succede quando perdi la carta d’identità italiana all’estero? Se sei iscritto all’AIRE, vai al Consolato a chiedere di rifarla. Se non sei iscritto all’AIRE, DEVI RIENTRARE IN ITALIA.
E come rientri in Italia, senza documenti d’identità? Vai al Consolato, fai la fila, ti fai fare un documento provvisorio di viaggio limitato alle date di viaggio, voli in Italia, vai in commissariato a denunciare lo smarrimento, vai in Comune a farti rifare il documento, e rientri. Il tutto nel giro di 24 ore, perché non è che puoi assentarti dal lavoro per troppo tempo, quando c’è così tanto da fare.
Il giorno dopo ho presentato l’iscrizione all’AIRE (sono passati quasi due mesi e non ho novità, ma pare sia normale).
Quindi niente, se vivete all’estero, se decidete di restarci, i cordoni ombelicali con l’Italia vanno tagliati, tutti (sottinteso: conti correnti in Italia, ad esempio, chiudeteli) o, credete a me, arriverà il momento in cui ve ne pentirete”.